Interesse composto + lungo termine = MAGIA
Negli investimenti ci sono 3 pilastri fondamentali da seguire:
1) La gestione del tempo
2) La gestione delle emozioni
3) Seguire una strategia chiara
In parole semplici, significa lasciare i guadagni investiti fino al raggiungimento di un obiettivo. Vendere e ricomprare continuamente, può compromettere i risultati futuri e oggi vi spiego perchè.
Scegliere l’investimento basandosi solo sul rendimento diventa una scelta superficiale.
Ad esempio, conviene mettere € 10.000 su uno strumento di durata 10 anni che ti garantisce un interesse del 4% sul capitale distribuito ogni anno con la restituzione del capitale a scadenza, oppure in un’ altra soluzione che non distribuisce un interesse ogni anno, ma ti fa avere un rendimento del 3,5% composto annuo fino alla fine dei 10 anni?
Di getto si direbbe che la prima offerta è sicuramente più vantaggiosa della seconda, ma non è così. Vediamolo nel dettaglio.
🤝 IL CONFRONTO:
Spiegazione della tabella
In questa immagine sono riportati anno dopo anno gli interessi maturati dai due strumenti messi a confronto.
Nella colonna “Interesse Semplice Maturato” abbiamo preso in esame uno strumento che rende di interesse il 4% ogni anno su € 10.000, quindi ogni anno abbiamo un guadagno di € 400,00 e alla fine dei 10 anni abbiamo: € 10.000 (capitale iniziale) + € 4.000 (interessi totali) = € 14.000.
Nella colonna “Interesse Composto Maturato” invece, abbiamo preso in esame uno strumento che ha come rendimento medio il 3,5% annuo su un capitale iniziale di € 10.000. Significa che noi ogni anno non abbiamo un guadagno ma abbiamo maturato un rendimento che lasciamo lì a lievitare. Alla fine dei 10 anni liquidiamo tutto e ci mettiamo in tasca un totale di € 14.106.
✍️ Cosa ci insegna questo esempio?
Negli investimenti, non conta solo il rendimento, ma è fondamentale rimanere investiti nel tempo. Nell’interesse composto, i guadagni si sommano anno dopo anno al capitale, facendo crescere il totale.
Questo è molto importante soprattutto per il mercato azionario, infatti il mercato può avere degli alti e bassi, ma nel lungo periodo il mercato tende sempre a salire.
Vi riporto un grafico molto interessante che va a sostegno di tutto quello che ho detto fino ad ora:
Immagine di Morningstar.it
In questo bellissimo grafico, i pallini rossi indicano ogni volta che il mercato azionario è sceso e quindi poteva diventare ragione di vendita.
📖 Sapete che rendimento ha fatto il mercato azionario dal 2009 al 2021 (arco temporale del grafico)?
+ 434%
Tradotto in termini numerici, un investimento di € 10.000 fatto sul mercato azionario a marzo 2009 e venduto a settembre 2021, avrebbe portato un guadagno di € 53.400.
In questo grafico vi faccio vedere la differenza di rendimenti dal 2004 al 2023 tra le asset class più utilizzate:
Azionario + 6,6%, obbligazionario +1,5%, conti correnti -1,2%. Questi sono i rendimenti annui dal 2004 al 2023 togliendo il tasso di inflazione.
💡Osservazione: le statistiche di mercato dimostrano che nel lungo periodo le azioni tendono a rendere di più delle obbligazioni che a loro volta tendono a fare meglio della liquidità. Tuttavia, la condizione imprescindibile è quella di mantenere l’investimento per tutto il periodo.
Per approfondimenti personalizzati vi rimando al modulo di consulenza gratuito.